Il progetto dell'Arcidiocesi, con la collaborazione di Confcooperative, Banca Etica e Power Energia, prevede il coinvolgimento di numerose parrocchie di Taranto

Comunità Energetiche Rinnovabili, se ne parla nella 2^ Piazza della Democrazia

L'evento, ispirato dalla 50esima Settimana Sociale di Trieste, si svolgerà il 26 settembre in piazzetta Sant'Egidio, meglio nota come Pendio La Riccia

 

 

 

È in programma per il prossimo 26 settembre, la Seconda Piazza della Democrazia. L’appuntamento è alle ore 19.00 in piazzetta Sant’Egidio, meglio nota come Pendio La Riccia, in città vecchia (in caso di pioggia nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città).

Dopo il confronto tra i candidati alla carica di sindaco di Taranto al teatro Tarentum durante l’ultima campagna elettorale, l’Arcidiocesi di Taranto ha organizzato questo nuovo appuntamento con le Piazze della Democrazia, occasione di dialogo all’interno delle comunità italiane, frutto della 50esima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, svoltasi nel 2024 a Trieste.

La seconda Piazza della Democrazia è dedicata alle Comunità energetiche rinnovabili, lanciate, invece, nella 49esima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia che si è svolta nel 2021 a Taranto.

L’Arcidiocesi nel corso dell’incontro annuncerà le modalità del proprio impegno nel nostro territorio su questo tema.

Il programma:

Saluti delle autorità

Mons. Ciro Miniero, Arcivescovo di Taranto

Pietro Bitetti, Sindaco di Taranto

Stefano Marzio, Presidente di Confcooperative Taranto

Interventi:

Pietro Panzetta, Dottore Commercialista e Consulente del Lavoro – La CER della Diocesi di Taranto – Energia Rinnovabile e Solidarietà Condivisa – Il percorso avviato e gli obiettivi da raggiungere

Andrea Pazzi, Amministratore Power EnergiaLe Comunità Energetiche Rinnovabili – Opportunità e prospettive

Paolo Vierucci, Responsabile Ufficio Sviluppo e Orientamento Crediti Banca Etica – Gli Strumenti finanziari a supporto delle CER – Il ruolo di Banca Etica

Modera – Monica Caradonna, Giornalista RAI

20.00 Conclusioni