Una mattina di sole all’aria aperta, la bellezza della natura, l’entusiasmo dei bambini e dei ragazzi, la loro creatività. Sono questi gli ingredienti che hanno reso particolarmente riuscita la celebrazione della 14esima Giornata per la Custodia del Creato che si è svolta sabato 28 settembre negli spazi del Centro Educativo Murialdo – Cem, in località Manganecchia.
All’evento, organizzato dall’Arcidiocesi di Taranto, hanno preso parte l’arcivescovo, monsignor Filippo Santoro, don Antonio Panico, vicario episcopale per la Custodia del Creato, don Ciro Marcello Alabrese, vicario episcopale per la Pastorale scolastica, il professor Graziano Pesole, ordinario di Biologia molecolare all’Università degli Studi di Bari, padre Nicola Preziuso, direttore del Centro Educativo Murialdo, Fabio Millarte e Luca D’Amore del Wwf Taranto.
«Per un cambiamento reale nel rapporto con l’ambiente» ha affermato il vescovo «ci vuole una conversione a livello di mentalità. Ecco perché è importante stare qui con i ragazzi. Oggi parliamo di valorizzazione della biodiversità contro ogni forma di monocultura, da quella presente in Amazzonia a quella dell’acciaio che c’è qui a Taranto, per una diversificazione delle varie ricchezze che abbiamo, per la bellezza che viviamo; e poi un altro passo importante è il cambiamento degli stili di vita».
Il programma della giornata è stato molto articolato e si è concluso con una passeggiata naturalistica, guidata dal Wwf, alla scoperta della biodiversità.
Don Antonio Panico, nel suo intervento ha sottolineato quanto i ragazzi stiano «cambiando il mondo, così come è stato testimoniato dalla grandissima partecipazione alla manifestazione mondiale contro i cambiamenti climatici».
Don Ciro Marcello Alabrese ha parlato poi del ruolo della scuola «nella formazione di nuove generazioni capaci di realizzare quel cambiamento da tutti oggi invocato», mentre padre Nicola Preziuso ha raccontato la vicenda del Centro Educativo Murialdo che «da luogo inquinato si è trasformato in una sorta di paradiso, completamente bonificato, grazie alla sperimentazione avviata con il Cnr, attraverso la piantumazione di piccole talee di pioppi, divenute in pochi anni alberi che arrivano fino 18 metri.
Infine, il professor Pesole è riuscito abilmente a far comprendere persino ai più piccini termini scientifici come “Dna”, “Genoma”, “Biodiversità”, suscitando così le loro domande e la loro partecipazione attiva all’incontro.